Chi è Roberto Meneguzzo
Roberto Meneguzzo è un imprenditore e investitore veneto, fondatore di Palladio Finanziaria oggi PFH Palladio Holding. Attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente e senior partner nel CDA di PFH. Il focus della sua attività in qualità di imprenditore e investitore è sempre stato la Private Equity con uno sguardo verso il futuro, in particolare verso il mercato delle Energie Rinnovabili.
Biografia di Roberto Meneguzzo
La formazione, gli studi e le esperienze lavorative
Nato a Malo (Vicenza) nel 1956, Roberto Meneguzzo, appassionato di Finanza, aveva appena 24 anni al momento della fondazione di Palladio Finanziaria.
Dopo 40 anni di esperienze e progetti di successo, oggi Roberto Meneguzzo è un Senior Partner con un posto nel CDA della Holding e continua a seguire con passione sia la società principale che le sue sussidiarie, affidate a manager di lungo corso o a giovani promesse dell’economia italiana.
Con una laurea in economia alla Ca’ Foscari di venezia, Roberto Meneguzzo fonda la sua società ad appena 24 anni. In contemporanea, continua la sua formazione all’estero, dove frequenta corsi di specializzazione all’UMASS in Massachusetts e stage formativi al COMIT di New York.
Nel 1982 Palladio diventa Palladio Leasing e comincia ad attrarre investitori tra i nomi più importanti della finanza nel Triveneto arrivando poi a coinvolge Mediobanca, grazie alla quale incontra il collega Giorgio Drago.
Le collaborazioni, il territorio, il capitale umano
Uno dei più longevi e importanti partner di Roberto Meneguzzo è Roberto Ruozi, ex Rettore della Bocconi e dal 1999 presidente di Palladio. A questo manager di lungo corso Meneguzzo affida la gestione della sua società, riservando per se stesso la posizione di Vice Presidente.
Ma Roberto Meneguzzo è anche in grado di circondarsi di una nuova, dinamica generazione di manager italiani. Tra tutti spiccano Enrico Orsenigo e Nicola Iorio, attuali Presidenti delle società sussidiarie di Palladio. Nei primi anni 2000 vedono la luce Venice S.p.A. e VEI Capital.
Grazie all’intelligente mix di giovani appassionati ed esperti della Finanza, la Holding mantiene il suo ruolo predominante nell’ambito della Private Equity. Gli uomini e le donne che circondano Roberto Meneguzzo sono in grado di fornire non solo importanti capitali, ma anche risorse umane e manageriali alle aziende target che crescono con successo in tutti i campi.
L’interesse per Rinnovabili e settore Green
Proprio il piacevole incontro tra due generazioni di manager ha permesso a Roberto Meneguzzo di valutare con grande lungimiranza il successo del settore green.
Ad oggi Roberto Meneguzzo e le sue società si occupano per un buon 80% di Private Equity, mentre le restanti energie sono dedicate al tema della Sostenibilità.
Importanti progetti nel campo delle energie rinnovabili hanno permesso a una nuova linfa vitale di fluire nel settore degli investimenti, grazie all’immediata comprensione della grandezza di questo ambito. Oggi, soprattutto tramite VEI Capital, Roberto Meneguzzo e i suoi soci aprono collaborazioni con i giganti dell’energia e distribuiscono impianti eolici e fotovoltaici su tutto il territorio italiano.
Progetti futuri e nuovi asset della Finanza, secondo Meneguzzo
Quando, nel 2018, Roberto Meneguzzo e il figlio Jacopo hanno riacquistato le quote di Palladio dalle banche venete che le detenevano, hanno deciso di prendere saldamente in mano il futuro della società. Ad oggi, PFH è una Holding partecipata dal capitale di quasi 400 milioni di euro, e destinata a crescere.
Secondo Meneguzzo, infatti, gli investimenti di Private Equity continuano ad essere il motore di Palladio e di tutte le società sussidiarie. Capitali, risorse e il know-how dei manager di lungo corso accompagnano società non quotate in borsa verso obiettivi sempre più ambiziosi, da qualche anno anche nel settore dei Green Field.
Accanto ai Brown Field, infatti, l’imprenditore veneto comincia a interessarsi di progetti allo stato appena embrionale per renderli dei grandi successi del Made in Italy e non solo. Il prossimo passo? L’Alternative Asset Management, per opportunità di crescita sempre più interessanti.