“È stata un’esperienza unica nel mercato italiano. E ci fa molto piacere essere riconosciuti oggi come operatori specializzati nel settore delle energie rinnovabili”. Così Roberto Meneguzzo, consigliere e fondatore di PFH, racconta l’operazione che ha portato alla nascita di ForVei e alla successiva cessione del parco fotovoltaico della società a ERG. “Abbiamo acquisito diverse realtà e creato una piattaforma. Che poi abbiamo gestito internamente grazie alle capacità di un team dedicato”.
“Il punto forte – conferma Giorgio Drago, amministratore delegato di PFH – è proprio un team con competenze complementari, che riassume in sé tutto il know how necessario. C’è un legale esperto di energie rinnovabili, proveniente da uno studio legale internazionale. L’amministratore delegato e il suo braccio destro provengono da banche internazionali, dove si occupavano di finanza strutturata, anche per le energie rinnovabili. E poi ci sono ingegneri con esperienza nel settore. Con questo team – continua Drago – siamo in grado non solo di ottimizzare tutti gli aspetti operativi ma anche quelli di carattere finanziario”. Grazie a questo mix di competenze, “siamo riusciti anche a compensare il decreto spalma incentivi, che con effetto retroattivo ha tagliato parte delle tariffe”.
La preparazione tecnica, l’esperienza e l’attenzione agli aspetti formali stanno convincendo PFH ad esplorare anche la gestione dei non-performing loan per le energie rinnovabili. “Siamo convinti – afferma Meneguzzo – che la capacità del nostro team possa essere efficace”.
In attesa di ampliare il proprio raggio d’azione, la squadra di VGH si è già messa in luce: “Alcuni investitori internazionali – conferma Meneguzzo – ci hanno contattato manifestando la volontà di investire in Italia a condizione che sia il nostro team a gestire l’iniziativa. Un attestato di stima raro, perché di solito è il gestore che cerca fundraising”.
L’esperienza di PFH nel settore delle energie rinnovabili, quindi, non finisce con la cessione di ForVei a ERG. “Il mercato è ancora frammentato, con la presenza di pochi grandi player”, afferma Drago. “È stato un settore partito in modo un po’ naif, con molte persone fisiche che hanno investito su parchi fotovoltaici di dimensioni ridotte. Per aggregarli servono un lavoro complesso e grandi competenze tecniche e finanziarie, con una due diligence per ogni impianto, per quanto piccolo”.
“La bontà di questa prima operazione nel settore fotovoltaico – spiega Meneguzzo – è confermata dai ritorni in termini di plusvalenze, dalla credibilità guadagnata da PFH e dal fatto che VGH stia già esplorando nuovi progetti per valutare future acquisizioni”.