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PFH si avvicina alla soglia degli “anta”. “La prima attività, nel 1979, fu la Palladio Leasing”, racconta Roberto Meneguzzo, fondatore e consigliere dell’allora Palladio Finanziaria oggi PFH holding.
L’idea nasceva con un nuovo approccio: “Volevamo essere professionisti con la cassa”. Cioè che investissero in prima persona sui progetti in cui credevano. Il capitale iniziale era di 200 milioni di lire. Allora il leasing era uno strumento poco conosciuto in Italia. “Lo presentammo a un gruppo di Verona, che all’inizio lo confuse con un vino trentino, il riesling”.
Nel 1982 nasce Palladio Finanziaria. “Serviva una struttura – afferma Meneguzzo – che andasse oltre il leasing per fornire servizi e gestire partecipazioni”. Con il perimetro di attività, inizia ad allargarsi anche l’azionariato: al nucleo originario si aggiungono alcune famiglie imprenditoriali. Cinque anni più tardi, nel progetto crede Interbanca, allora controllata da Banca Nazionale dell’Agricoltura. “Alcuni istituti bancari iniziano a vedere in Palladio un soggetto ancillare alla loro attività principale”.
La vendita di Palladio Leasing a Mediobanca apre il capitale ad altri operatori. “È stato un passaggio cruciale – afferma Roberto Meneguzzo – perché ha permesso di passare da una logica provinciale a una prospettiva nazionale e internazionale”. Entrano nel team di PFH alcune delle figure ancora oggi centrali, come il Presidente Roberto Ruozi, il Managing Director di VEI Capital Sergio Ravagli e l’Amministratore Delegato della holding Giorgio Drago. Tanti cambiamenti, ma la stessa anima di quasi quarant’anni fa: “Eravamo e siamo – conclude Meneguzzo – professionisti con la cassa”.